mercoledì 31 luglio 2019

Screamedelica - Primal Scream (1991) IN PREPARAZIONE



Beautiful losers della scena indie inglese, gli scozzesi Primal Scream danno alle stampe i primi due album nella seconda metà degli anno ’80. Se ne accorgono in pochi, anche se Bobby Gillespie e soci non difettano certo di tanta passione, una notevole visione e una fragilità che li rende umani e allo stesso tempo unici. Deve arrivare però un certo Andrew Weatherall a spiegare bene ai ragazzi l’uso dei colori della loro tavolozza musicale. Incontrandosi la band ed il DJ ne esce che la tradizione rock e i ritmi acid-house possono avolgersi un un nuovo percorso. Screamedelica è una pulsazione estatica che riformula Stones, Beach Boys, PIL, Roky Erikson, il gospel, la disco e gli spazi cosmici in un inedito caleidoscopio sonoro. Sono gli anni ’90 che si manifestano abbaglianti e incantatori, marchiati a fuoco da una droga come l’ecstasy. Uno dei quadri più eccitanti del disco è Sleep Inside This House, presa a prestito dal repertorio dei 13th Floor Elevator di Roky Erickson che nel 1967 la piazzarono come brano apripista del loro secondo stralunato album Easter Everywhere. L’omaggio è amorevole e rispettoso ma il quarto di secolo trascorso si sente tutto: laddove gli Elevator costruivano 8 minuti di ordinaria follia psichedelica, i Primal Scream cucinano un piatto dall’incedere sensuale ma deciso dove il dub regna sovrano, le chitarre emettono fiotti sonori dalla natura aliena e le voci vomitano alienazione e paranoia. Troppo eccitante!

Nessun commento:

Posta un commento

editoriale

NOIZE ON THE BAYOU: COME E PERCHE'

Abituati a muoverci negli spazi ristretti e nei percorsi obbligati dell’attualità che continuamente ci incalza, restiamo paralizzati –...