E così anche il cattivo ragazzo del country ci ha
lasciato tre anni fa. E per lui “cattivo” non è solo un modo di dire: figlio
della Grande Depressione finisce al riformatorio in giovane età e passa la gran
parte degli anni ’50 dietro le sbarre, compresi tre anni a San Quentin per una
rapina a mano armata. Viene definitivamente rilasciato nel 1960. Quello sarà
per lui l’anno zero. Gli salva la vita Johnny Cash che nelle carceri americane
spesso si è esibito. Da quel momento giura che sarebbe diventato una stella del
country e così è stato. Titolare di una discografia sterminata, nel 1968 incide
The Legend Of Bonnie & Clyde, album dalla bellezza adamantina che
contiene al suo interno quello che resta il suo brano più famoso e struggente,
tutto costruito sull’allure classica del miglior country: sezione ritmica, due chitarre acustiche, angeliche voci di sottofondo di stampo gospel e la voce maliosa di Merle che va a snidare i segreti del cuore. Il titolo ci ricorda
che in amore non è mai detta l’ultima parola e che a volte un vecchio amore ritorna disteso sul tappeto volante dei più dolci ricordi.
Non si contano le versioni di Today I Started
Loving You Again, ma per noi di Noize On The Bayou quella di John
Fogerty del 1973, sotto le mentite spoglie dei Blue Ridge Rangers, resta la
rendition definitiva.
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