domenica 28 luglio 2019

Peggy Suicide - Julian Cope (1991) IN PREPARAZIONE



Un talento per la melodia sghemba tanto sviluppato da non contare epigoni. Nessuno può stare al passo di Julian Cope quando si tratta di mettere in scena la rappresentazione più completa della follia in ambito pop. Album intriso di psichedelia panteista ed ecologismo militante, Peggy Suicide è forse il vertice assoluto di una carriera che più arzigogolata non si potrebbe. Un disco troppo bello per essere vero, che può permettersi il lusso di esibire una varietà di stili che nemmeno Frank Zappa: si va da divagazioni lisergico-spaziali a ballate crepuscolari, da psichedelia barrettiana a veementi e acidi rock blues. Quanto a culto di devianza pop, dunque, Peggy Suicide è un’apoteosi emozionale che dopo 30 anni ancora ammalia e stordisce, scandita dai fiotti di uno strumentario eclettico e raffinato che si eleva da terra e fluttua in totale libertà espressiva ad irradiare beatitudine.



Mauro Rollin' On The River Uliana

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